venerdì 21 gennaio 2011

lunedì 26 luglio 2010

TRIBAL CAMP - Estate 2010


TRIBAL CAMP - Estate 2010
Lo spirito tribale vive ancora!

Immagina di trovarti in mezzo alla natura, tra boschi, torrenti e alte montagne.
Immagina di vivere in un villaggio di tepee come i Nativi d’America di un tempo.
Immagina di imparare come si viveva nel cerchio sacro del clan tribale.
Immagina di sperimentare la Via Sciamanica degli antichi popoli che vivevano in armonia con Madre Terra.
Immagina di cantare antichi canti tribali, di suonare il tamburo e di danzare attorno al fuoco con i membri della tua tribù.
Ora smetti di immaginare e vieni a viverlo davvero con noi!

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Evento condotto da Riccardo Fioravanti
Organizzatore del "Festival dei Nativi della Terra" e dell’American Indian Film Festival “Pellicole Rosse”.Fondatore del Progetto “Nativi della Terra” e del Gruppo Facebook “Guerrieri Arcobaleno Italia”.È stato Danzatore della Danza del Sole Lakota.

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TRIBAL CAMP – 5 GIORNI
Da mercoledì 18 a domenica 22 agosto
Inizio TRIBAL CAMP alle ore 20.00 di mercoledì 18 agosto. Arrivo e registrazione partecipanti nel pomeriggio entro l’ora di cena. Fine TRIBAL CAMP alle ore 18.00 di domenica 22 agosto.

TRIBAL CAMP – 3 GIORNI
Da venerdì 20 a domenica 22 agosto
Inizio TRIBAL CAMP alle ore 20.00 di venerdì 20 agosto. Arrivo e registrazione partecipanti nel pomeriggio entro l’ora di cena. Fine TRIBAL CAMP alle ore 18.00 di domenica 22 agosto.

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Villaggio TRIBAL CAMP
(composto da 12 tepee, tra cui la Grande Tenda del Consiglio Tribale)

Valle Maira, sulle Alpi Cuneesi (Piemonte)
(L’ubicazione esatta del villaggio dove si svolgerà il TRIBAL CAMP sarà comunicata esclusivamente a chi effettuerà l’iscrizione)

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ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI

I partecipanti al TRIBAL CAMP formeranno la Tribù che sarà suddivisa in Clan.

La Via del Cerchio del Clan:
- Cos’è la Tribù e il Clan
- La formazione dei Clan
- La scelta dei capi Clan
- Come avviene l’integrazione nei Clan dei nuovi membri della tribù
- La scelta del nome, dei colori e del simbolo del Clan
- Le Leggi del Fuoco del Consiglio
- La ricerca e la costruzione del Bastone Parlante
- La ricerca e la costruzione del Totem del Clan
- La costruzione dello Scudo di Medicina del Clan
- Ideazione del canto e della danza del Clan
- Utilizzo del tamburo sciamanico
- La pittura sul viso con i colori del Clan

La Via Sciamanica dei Nativi d’America:
- Costruzione della Ruota della Vita o Ruota di Medicina della Tribù
- Gli animali totem, gli alleati, i messaggeri, i guardiani, le guide, i totem vegetali, minerali e degli altri elementi della natura
- Il Viaggio Sciamanico, alla ricerca del proprio animale totem
- Realizzazione del proprio Scudo di Medicina
- La propria Danza di Potere e del proprio Animale Totem
- La pittura sul viso con simboli e colori della propria Medicina e del proprio Animale Totem

Tutte le sere dopo cena:
- Fuoco del Consiglio Tribale
- Canti con i tamburi dei Nativi d’America e danze tribali in cerchio attorno al fuoco
- Si dorme col proprio sacco a pelo nel Tepee, la tenda tradizionale dei Nativi d’America delle praterie a forma di cono

Domenica pomeriggio:
Si svolgerà la Sfida dei Clan. Una serie di prove di abilità che porteranno a confrontarsi con se stessi e con gli altri Clan della Tribù.

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COSA PORTARE

Se li avete, portate i vostri Oggetti di Potere:
- Tamburo
- Propri Oggetti di Potere (piume, pietre, ecc.)

Per svolgere alcune attività del TRIBAL CAMP è necessario comprare i seguenti oggetti che possono essere reperiti facilmente presso mercerie, coramerie, mesticherie, calzolai o mercatoni del fai da te:
- Bandana
- Pelle di animale o pelle sintetica per scudo di medicina (per ricavare un cerchio del diametro minimo di 40/50 cm.)
- Pezzi di stoffa di diversi colori
- Lacci di cuoio (per un totale di 2 metri)
- Spago
- Forbici
- Perline e altro materiale per decorare
- Pennarelli colorati
- Pennello e pitture acriliche per dipingere sulla pelle
Per vivere nel villaggio TRIBAL CAMP è necessario dotarsi del seguente equipaggiamento:
- Sacco a pelo
- Cuscino
- Borraccia
- Torcia elettrica
- Abbigliamento comodo (sia per temperature calde che fredde)
- Accessori toilette e asciugamanil (eventuale accappatoio)
- Scarpe da trekking e da ginnastica
- Giacca a vento

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INVESTIMENTO

TRIBAL CAMP – 5 GIORNI
Da mercoledì 18 a domenica 22 agosto
290 euro (per chi paga 100 euro di acconto entro il 4 agosto)
330 euro (per chi paga 100 euro di acconto dopo il 4 agosto ed entro il 14 agosto)
Bambini fino ai 12 anni (accompagnati da un genitore): sconto di 50 euro.
Sono inclusi: la partecipazione al TRIBAL CAMP, le 4 cene (escluso il bere), i 4 pernottamenti (in tepee) compreso la colazione di mercoledì 18, giovedì 19, venerdì 20 e sabato 21 agosto.
Sono esclusi: i 4 pranzi di giovedì 19, venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 agosto. Ogni Clan farà una cassa comune e si preparerà il proprio pranzo autonomamente. Il cibo si può acquistare in un negozio di alimentari nel campeggio adiacente. Per cucinare c’è un braciere a disposizione del villaggio.

TRIBAL CAMP – 3 GIORNI
Da venerdì 20 a domenica 22 agosto
160 euro (per chi paga 100 euro di acconto entro il 4 agosto)
200 euro (per chi paga 100 euro di acconto dopo il 4 agosto ed entro il 14 agosto)
Bambini fino ai 12 anni (accompagnati da un genitore): sconto di 25 euro.
Sono inclusi: la partecipazione al TRIBAL CAMP, le 2 cene (escluso il bere), i 2 pernottamenti (in tepee) compreso la colazione di venerdì 20 e sabato 21 agosto.
Sono esclusi: i 2 pranzi di sabato 21 e domenica 22 agosto. Ogni Clan farà una cassa comune e si preparerà il proprio pranzo autonomamente. Il cibo si può acquistare in un negozio di alimentari nel campeggio adiacente. Per cucinare c’è un braciere a disposizione del villaggio.

È possibile prolungare la propria permanenza nel villaggio, nei giorni successivi del TRIBAL CAMP.

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PER ISCRIVERSI

Riccardo Fioravanti
Cellulare: 333-3931748
E-mail: riccardo.fioravanti@aliceposta.it

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SITO INTERNET UFFICIALE


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giovedì 8 aprile 2010

LA VIA DEL GUERRIERO ARCOBALENO


LA VIA DEL GUERRIERO ARCOBALENO
Essere un Guerriero di Pace nella vita di oggi.
Il risveglio dell’Indiano d’America che c’è in te!

Seminario condotto da Riccardo Fioravanti
Organizzatore del Festival Culturale “Arrivano gli Indiani” e dell’American Indian Film Festival “Pellicole Rosse”. Fondatore del Progetto “Nativi della Terra” e del Gruppo Facebook “Guerrieri Arcobaleno Italia”. È stato Danzatore della Danza del Sole Lakota.

Domenica, 9 maggio 2010
Dalle ore 14.00 alle 19.00
Finale Emilia, MODENA (Emilia Romagna)
L’indirizzo verrà comunicato esclusivamente a chi prenoterà via e-mail.

Domenica, 2 maggio 2010
Dalle ore 14.00 alle 19.00
TORINO (Piemonte)
L’indirizzo verrà comunicato esclusivamente a chi prenoterà via e-mail.

Domenica, 25 aprile 2010
Dalle ore 14.00 alle 19.00
Grantola, VARESE (Lombardia)
L’indirizzo verrà comunicato esclusivamente a chi prenoterà via e-mail.

Domenica, 7 marzo 2010
Dalle ore 14.00 alle 19.00
Pontedera, PISA (Toscana)
L’indirizzo verrà comunicato esclusivamente a chi prenoterà via e-mail.

Domenica, 21 febbraio 2010
Dalle ore 14.00 alle 19.00
BOLOGNA (Emilia Romagna)
Zona Parco dei Cedri - Quartiere Savena/San Lazzaro
L’indirizzo verrà comunicato esclusivamente a chi prenoterà via e-mail.


LA PROFEZIA DEI GUERRIERI ARCOBALENO

“Gli antenati di alcune tribù Native Americane narravano che esseri dalla pelle chiara sarebbero giunti dal mare orientale su grandi canoe mosse da immense ali bianche, simili a giganteschi uccelli. Le persone scese da queste grandi imbarcazioni sarebbero state anch'esse simili a uccelli, ma avrebbero avuto i piedi di due diverse forme: uno di colomba, l’altro di aquila. Il piede di colomba rappresenterebbe una nuova splendida religione di amore e gentilezza, mentre quello di aquila rappresenterebbe l’avidità per le ricchezze materiali, l'arroganza tecnologica e la perizia guerriera. Per molti anni il piede artigliato dell'aquila avrebbe dominato perché, sebbene questo nuovo popolo avesse parlato molto della nuova religione, non tutti i visi pallidi vivevano secondo i suoi dettami; avrebbero invece artigliato gli indiani col loro piede di aquila, uccidendoli, sfruttandoli e infine riducendoli in schiavitù. Dopo aver offerto una certa resistenza a quella sopraffazione, gli indiani avrebbero perso il coraggio, finendo per lasciarsi sospingere come un gregge e segregare in territori angusti per molti, molti anni. Poi però sarebbe venuto il tempo in cui la Terra si sarebbe ammalata a causa dell'avidità senza freni della nuova civiltà. Liquidi e metalli mortiferi, aria irrespirabile per fumi e ceneri, e persino la pioggia, anziché purificare la Terra, avrebbe riversato gocce avvelenate di piombo. Gli uccelli sarebbero caduti dal cielo, i pesci sarebbero venuti a galla col ventre per aria e tutte le foreste avrebbero incominciato a morire. Quando queste previsioni avessero cominciato ad avverarsi, il popolo indiano si sarebbe trovato al colmo della miseria, ma in seguito dall'Oriente sarebbe giunta una nuova luce e gli indiani avrebbero incominciato a ritrovare la forza, l’orgoglio e la salvezza. La leggenda continuava dicendo che essi avrebbero avuto dalla loro molti fratelli e sorelle visi pallidi: le reincarnazioni degli indiani uccisi o ridotti schiavi dai primi colonizzatori bianchi. Sì diceva che le anime di costoro sarebbero tornate in corpi di tutti i colori, rossi, bianchi, gialli e neri. Insieme e uniti, come i colori dell’arcobaleno, costoro avrebbero insegnato a tutte le genti del mondo come amare e rispettare la Madre Terra, della cui sostanza siamo fatti anche noi umani. Sotto il simbolo dell'arcobaleno, tutte le razze e tutte le religioni del mondo si sarebbero unite per diffondere la grande saggezza della vita nell'armonia tra gli esseri umani e di questi con tutto il creato. Coloro che insegnavano questo credo sarebbero stati chiamati i "Guerrieri dell'Arcobaleno". Pur essendo guerrieri, avrebbero contenuto in sé gli spiriti degli antenati, avrebbero portato la luce della conoscenza nella mente e l'amore nel cuore. Non avrebbero fatto del male a nessun essere vivente. La profezia terminava affermando che, dopo una grande battaglia, grazie alla sola forza della pace, questi Guerrieri dell'Arcobaleno avrebbero finalmente troncato l’opera di distruzione e dissacrazione della Madre Terra e che la pace e l’abbondanza avrebbero regnato per una lunga, felice e pacifica età dell'oro qui sulla Terra.”


DESCRIZIONE SEMINARIO

La Via del Guerriero Arcobaleno è una scelta di vita. Ma nonostante ciò, non si impara a diventare un Guerriero Arcobaleno; lo si scopre dentro di sé. Essa è una Via che porta a entrare in contatto in modo eclatante con il proprio Spirito, per risvegliare l’Indiano d’America che alberga in noi stessi. Oggi l’umanità sta vivendo un momento oscuro. Una crisi globale che parte dalle credenze di ciascuno di noi, per poi riflettersi nel mondo esteriore. La confusione e i conflitti che esistono in noi stessi, vengono manifestati nella nostra realtà. Un’esistenza che ci ha reso complici nel violare gravemente Madre Terra e che ora necessita di guarigione. È quindi nostra responsabilità cambiare tale condizione. Per noi stessi e per il mondo in cui viviamo. Ma per fare ciò, bisogna avere una visione condivisa. Non è sufficiente puntare esclusivamente sul proprio benessere e sulla propria individuale evoluzione. Dobbiamo avere una visione di pace e prosperità che includa anche il mondo attorno a noi. La Via del Guerriero Arcobaleno è questa visione.


IL CERCHIO DEL CLAN ARCOBALENO

Il Cerchio del Clan Arcobaleno è la naturale evoluzione di un gruppo di persone che decide con profonda consapevolezza di unirsi per favorire la creazione e lo sviluppo di un gruppo composto da persone attratte dalla cultura degli Indiani d’America e da una vita più umana e più vera, impregnata di forti valori e in armonia con la natura. Per arrivare a questo risultato, è necessario calarsi in pratiche ancestrali che contraddistinguono la cultura e la spiritualità dei Nativi d’America. Questo seminario stimola i partecipanti ad aprire il proprio cuore verso gli altri (il Clan) e ad esprimere le proprie qualità e il proprio potere personale. Nella condivisione in cerchio del Fuoco del Consiglio, si entra in contatto con il proprio vero sé e con lo Spirito Tribale del gruppo al quale intimamente ognuno di noi aspira. Attraverso alcune pratiche sciamaniche, verranno introdotti degli insegnamenti per una lettura di se stessi e dell’esistenza più consapevole. Il seminario prevede inoltre l’insegnamento di Canti tradizionali degli Indiani d’America, dell’utilizzo del Tamburo Sciamanico e delle Danze Tribali in Cerchio; un'occasione per onorare il proprio fuoco interiore e per unire i partecipanti in un profondo spirito di gruppo.


PROGRAMMA EVENTO

FUOCO DEL CONSIGLIO - La pratica ancestrale della parola condivisa delle tribù Native Americane. In cerchio come un clan per conoscersi, condividere, crescere. Insieme. Si imparerà ad onorare la propria affermazione di sé e a rispettare il punto di vista dell'altro. Si riconoscerà il valore dell’ascolto, che porta ad una più profonda comprensione di se stessi e delle opinioni espresse dalle altre persone. Si acquisterà la capacità e l’autostima di rispettare quello che si ha nel proprio cuore. Si apprenderà il valore della comunicazione costruttiva, che potrà essere praticata non solo il giorno dell’evento, ma in tutte le proprie relazioni. Attraverso il Fuoco del Consiglio si potrà vivere personalmente un’atmosfera che andrà ben oltre il corretto modo di relazionarsi di un gruppo, ma permetterà di esplorare una magica e sacra forma di unione tra le persone.

SCIAMANESIMO - Il seminario sarà condotto seguendo la filosofia Sciamanica. Ci tengo a precisare che lo Sciamanesimo non è una forma spirituale o religiosa esclusiva degli Indiani d’America, ma di molti popoli della Terra, come i Celti Europei, gli Aborigeni Australiani, i Maori della Nuova Zelanda, i popoli del profondo nord est Asiatico, alcune tribù Africane, ecc. Essere un Nativo o praticare lo Sciamanesimo, non è essere o fare l’Indiano d’America, ma è invece un modo per onorare Madre Terra nel luogo dove si vive, secondo le tradizioni e le pratiche più consone a quello che una persona o un gruppo sente dentro di sè. Nel seminario verranno introdotti alcuni insegnamenti sullo Sciamanesimo quali il Cerchio della Vita (Ruota di Medicina) e il Viaggio Sciamanico.

IL CERCHIO DELLA VITA (LA RUOTA DI MEDICINA) - Il Cerchio della Vita o più comunemente chiamato Ruota di Medicina, è una antica modalità di interpretare l’esistenza da parte dei popoli Nativi Americani. Cerchi di pietra a simboleggiare la sacralità della vita, sono stati trovati anche in altre civiltà. Essa è una sorta di mappa dell’esistenza, dove tutto è connesso e correlato e dove ogni cosa è parte di un ciclo infinito che si ripete, evolvendosi. Scopriremo come la ciclicità evolutiva della vita, influisca sulla crescita spirituale e sui ritmi vitali dell’essere umano e come egli ne possa essere artefice piuttosto che vittima.

IL VIAGGIO SCIAMANICO - Nella filosofia sciamanica, l’esistenza viene identificata in dimensioni che vanno ben oltre la realtà conscia, dove vi è la manifestazione materiale della vita. Con la pratica del “Viaggio Sciamanico” varchiamo la soglia del “Tonal” (realtà ordinaria), per entrare nel mondo del “Nagual” (realtà non ordinaria). Accediamo così a dimensioni differenti. Il Mondo Inferiore, sede della mente subconscia e inconscia, regno del non formato, mondo dove risiedono i totem animali, vegetali e minerali e il Mondo Superiore, sede della mente superconscia, regno dello spirito, mondo dove risiedono gli antenati, le guide e i maestri. Attraverso il Viaggio Sciamanico, accediamo quindi in una dimensione interiore profonda, dove incontrare quella parte Nativa Americana che vive in noi stessi e dove cercare risposte ai nostri più nascosti quesiti.

CANTI E DANZE COL TAMBURO DEI NATIVI D’AMERICA - Il canto e la danza col tamburo sono certamente momenti in cui onorare e favorire lo spirito tribale del cerchio riunito per l’occasione. Saranno insegnati i canti tradizionali degli indiani d'America e in particolare quelli della tribù dei Lakota. Attraverso di essi e per mezzo del "Free Song" (il canto improvvisato), ognuno potrà sviluppare la propria creatività musicale e rafforzare l'autostima e la fiducia in se stesso. Si potrà suonare personalmente il tamburo Sciamanico, armonizzando il proprio cuore con quello degli altri componenti del cerchio e con il battito del cuore della Sacra Madre Terra. Con la danza in cerchio lavoreremo sull’unità e la fusione del gruppo e sul potere dei simboli che verranno danzati.


POSSIBILI SVILUPPI

Dal seminario potrà nascere un gruppo di persone che, vivendo nella stessa località dove si è svolto l’evento, potrà riunirsi periodicamente con l’intento di approfondire l’amicizia e di sviluppare attività e progetti comuni. Chi invece proviene da zone più lontane, potrà valutare la possibilità di organizzare questa iniziativa nella propria città. Lo sviluppo che mi auguro possa innescarsi da questo tipo di eventi è che si possano costituire diversi gruppi connessi tra loro, che possano portare in questa epoca di oscurità, una nuova visione di luce e guarigione e che con il proprio operato, si possa compiere la profezia dei Guerrieri Arcobaleno.


LA VIA DEL GUERRIERO ARCOBALENO IN ALTRE CITTA’ D’ITALIA

Questo evento nasce con il proposito di toccare molti luoghi, molte terre e molti cuori. L’adunanza dei Guerrieri Arcobaleno è iniziata.
Se sei interessato a organizzare l’evento LA VIA DEL GUERRIERO ARCOBALENO nella tua città, contattami per posta elettronica.
E-mail: riccardo.fioravanti@alice.it


COSA PORTARE

- Cuscino e coperta per sedersi comodamente e stare caldi
- Il proprio tamburo sciamanico (per chi non lo possiede, è possibile utilizzare a turno un mio tamburo)
- Abbigliamento comodo (consiglio una tuta)
- Bottiglia d’acqua ed eventuale spuntino


MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Investimento: 50 euro
PER MOTIVI ORGANIZZATIVI, PER PARTECIPARE E’ NECESSARIO PRENOTARE.


PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Riccardo Fioravanti
Cell. 333-3931748
E-mail: riccardo.fioravanti@alice.it


SOSTIENI E DIFFONDI IL MESSAGGIO
Se credi che questa iniziativa meriti il tuo sostegno, invia questa e-mail ai tuoi contatti. Grazie per quello che farai.


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giovedì 25 febbraio 2010

LA NOTTE DEL LUPO


LA NOTTE DEL LUPO
Sciamanesimo, Fuoco del Consiglio, Cerchio dei Tamburi, Canti degli Indiani d'America, Danze Tribali in Cerchio!

Evento condotto da Riccardo Fioravanti
Organizzatore del Festival Culturale “Arrivano gli Indiani” e dell’American Indian Film Festival “Pellicole Rosse”. Fondatore del Progetto “Nativi della Terra” e del Gruppo Facebook “Guerrieri Arcobaleno Italia”. È stato Danzatore della Danza del Sole Lakota.

Venerdì 26 febbraio 2010

Dalle 20.00 alle 1.00

Centro Sportivo "La Dozza"
Via Romita, 2 - BOLOGNA
(Zona Parco Nord / Via Stalingrado)



Prima Parte – CORSO
Dalle 20.00 alle 21.30 Corso di Canto degli Indiani d’America e di utilizzo del Tamburo Sciamanico.

Seconda Parte – CERCHIO DI CONDIVISIONE
Dalle 21.30 alle 24.00 (chiusura serata entro le ore 1.00) Cerchio di condivisione seguendo la pratica del Fuoco del Consiglio. Canti col Tamburo Sciamanico degli indiani d'America. Danze Tribali in Cerchio.


MODALITA’ PARTECIPAZIONE

- Ingresso dalle ore 20.00 (Corso e Cerchio di Condivisione): 20 euro
- Ingresso dalle ore 21.30 (Cerchio di Condivisione): 10 euro


PER INFORMAZIONI

Riccardo Fioravanti



“Il tamburo è spesso l’unico strumento musicale da noi impiegato durantela celebrazione dei nostri riti. La sua forma circolare simboleggia l’universo.Quando si percuote, il suono rappresenta il cuore che batte al centro delcosmo e la voce del Grande Spirito. Quando esso parla, i nostri cuoribattono insieme come uno solo.” (Alce Nero - Tribù Lakota)


DESCRIZIONE

La Notte del Lupo del Clan è un'iniziativa che ha lo scopo di creare un punto di ritrovo dove poter vivere lo Spirito Tribale. Uno spazio speciale per tutte quelle persone attratte dagli Indiani d'America e da quei popoli legati spiritualmente alla natura.
Nella PRIMA PARTE della serata si svolgerà un corso di canti tradizionali degli Indiani d'America e dell’uso del Tamburo Sciamanico; un'occasione per onorare il proprio fuoco interiore.
Nella SECONDA PARTE invece, svolgeremo l'antica pratica del Fuoco del Consiglio, per imparare ad onorare la propria affermazione di sé e per rispettare il punto di vista dell'altro. Un’ancestrale pratica della parola condivisa dei Nativi d’America, per vivere serata di profonda e coinvolgente unità. Dopo il Fuoco del Consiglio, daremo parola ai tamburi, ai canti degli Indiani d’America e alle Danze Tribali in Cerchio.Questa serata stimola i partecipanti ad aprire il proprio cuore verso gli altri e ad esprimere le proprie qualità e il proprio potere personale. Nella condivisione che si vive nel cerchio, si entra in contatto con il proprio vero sé e con lo Spirito Tribale del gruppo al quale intimamente ognuno di noi aspira.


PROGRAMMA SERATA

Prima Parte – CORSO
Corso di canto degli Indiani d’America e di utilizzo del Tamburo Sciamanico
- Saranno insegnati i canti tradizionali degli indiani d'America, in particolare della tribù dei Lakota;
- Verranno effettuati esercizi di canto in gruppo e da solista;
- Attraverso il "Free Song" (canto improvvisato), ognuno potrà sviluppare la propria creatività musicale e rafforzare l'autostima e la fiducia in se stesso;
- Si potrà suonare personalmente il tamburo Sciamanico e armonizzare il proprio cuore con quello degli altri appartenenti al Clan e con il battito del cuore della Sacra Madre Terra.

Seconda Parte – CERCHIO DI CONDIVISIONE
- Creeremo il Fuoco del Consiglio;
- Condivideremo quello che abbiamo nel cuore;
- Se l’evento diventerà periodico, ad ogni incontro svilupperemo dei temi generali prendendo spunto dalle proposte dei partecipanti;- Cerchio dei Tamburi;
- Canti degli Indiani d'America;
- Danze Tribali in Cerchio.


POSSIBILI SVILUPPI

L’idea è quella che tale serata si possa ripetere, in modo da creare un appuntamento periodico fisso per gli amanti di questa splendida filosofia di vita legata alla natura e in particolare agli Indiani d’America. Un possibile sviluppo, potrà essere quello che il gruppo col tempo possa consolidarsi come un vero e proprio Clan Tribale. Da queste serate quindi, potranno svilupparsi nuove amicizie che potranno favorire nuovi momenti da vivere insieme, contando su persone con le quali si possano condividere quelle parti più profonde che ognuno di noi custodisce dentro di sé. Inoltre, da queste serate potranno emergere delle persone che potranno affiancarmi nella creazione di un gruppo stabile di cantanti, suonatori di tamburo e danzatori di canti e danze degli Indiani d'America, per effettuare esibizioni per feste, raduni, fiere, sagre, concerti ed altri eventi di cultura e spettacolo.


COSA PORTARE

- Cuscino e coperta per sedersi comodamente e stare caldi
- Il proprio tamburo sciamanico (per chi non lo possiede, è possibile utilizzare a turno un mio tamburo)
- Abbigliamento comodo (consiglio una tuta)
- Biscotti e stuzzichini vari per sé ed eventualmente da offrire
- Acqua e bevande per sé ed eventualmente da offrire



COME RAGGIUNGERCI

Da Bologna centro:
seguire Via Stalingrado in direzione fuori città, dopo il ponte della Tangenziale costeggiate sulla vostra destra il Parco Nord e poi girate alla prima strada a destra che è Via Romita, la strada fa una doppia curva poi vi trovate di fronte il parcheggio del Centro Sportivo "La Dozza". La sala si trova nell'edificio principale ad una ventina di metri dal parcheggio al primo piano sopra il bar. Si accede attraverso una scala esterna.

Dalla Via Ferrarese:
seguire Via Ferrarese direzione Bologna centro, oltrepassare l'incrocio dove si torva sulla destra la Stazione dei Vigili del Fuoco e a destra il Carcere, oltrepassare un semaforo, alla rotonda girare a sinistra, girare alla prima strada a sinistra, ci si immette su Via Stalingrado direzione Ferrara, costeggiate sulla vostra destra il Parco Nord e poi girate alla prima strada a destra che è Via Romita, la strada fa una doppia curva poi vi trovate di fronte il parcheggio del Centro Sportivo "La Dozza". La sala si trova nell'edificio principale ad una ventina di metri dal parcheggio al primo piano sopra il bar. Si accede attraverso una scala esterna.

Dalla Tangenziale:
uscite all'uscita n. 7 bis direzione Ferrara, dopo il ponte della Tangenziale costeggiate sulla vostra destra il Parco Nord e poi girate alla prima strada a destra che è Via Romita, la strada fa una doppia curva poi vi trovate di fronte il parcheggio del Centro Sportivo "La Dozza". La sala si trova nell'edificio principale ad una ventina di metri dal parcheggio al primo piano sopra il bar. Si accede attraverso una scala esterna.

Dall'Autostrada proveniente da Imola / Rimini:
usciti dal casello di "San Lazzaro" si entra in Tangenziale direzione Borgo Panigale, uscite all'uscita n. 7 bis direzione Ferrara, dopo il ponte della Tangenziale costeggiate sulla vostra destra il Parco Nord e poi girate alla prima strada a destra che è Via Romita, la strada fa una doppia curva poi vi trovate di fronte il parcheggio del Centro Sportivo "La Dozza". La sala si trova nell'edificio principale ad una ventina di metri dal parcheggio al primo piano sopra il bar. Si accede attraverso una scala esterna.

Dall'Autostrada proveniente da Sasso Marconi / Firenze:
usciti dal casello di "Casalecchio" entrate in tangenziale direzione San Lazzaro, uscite all'uscita n. 7 bis direzione Ferrara, dopo il ponte della Tangenziale costeggiate sulla vostra destra il Parco Nord e poi girate alla prima strada a destra che è Via Romita, la strada fa una doppia curva poi vi trovate di fronte il parcheggio del Centro Sportivo "La Dozza". La sala si trova nell'edificio principale ad una ventina di metri dal parcheggio al primo piano sopra il bar. Si accede attraverso una scala esterna.

Dall'Autostrada proveniente da Modena / Milano:
usciti dal casello di "Borgo Panigale" entrate in tangenziale direzione San Lazzaro, uscite all'uscita n. 7 bis direzione Ferrara, dopo il ponte della Tangenziale costeggiate sulla vostra destra il Parco Nord e poi girate alla prima strada a destra che è Via Romita, la strada fa una doppia curva poi vi trovate di fronte il parcheggio del Centro Sportivo "La Dozza". La sala si trova nell'edificio principale ad una ventina di metri dal parcheggio al primo piano sopra il bar. Si accede attraverso una scala esterna.

Dall'Autostrada proveniente da Altedo / Padova:
usciti dal casello di "Bologna Arcoveggio" dopo 100 metri al bivio girate a sinistra ed entrate in Tangenziale direzione San Lazzaro, uscite all'uscita n. 7 bis direzione Ferrara, dopo il ponte della Tangenziale costeggiate sulla vostra destra il Parco Nord e poi girate alla prima strada a destra che è Via Romita, la strada fa una doppia curva poi vi trovate di fronte il parcheggio del Centro Sportivo "La Dozza". La sala si trova nell'edificio principale ad una ventina di metri dal parcheggio al primo piano sopra il bar. Si accede attraverso una scala esterna.


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martedì 5 gennaio 2010

IL CERCHIO DEL CLAN - Seminario di Bologna


IL CERCHIO DEL CLAN - Seminario di Bologna
Il piacere di ritrovarsi con gli altri, onorando se stessi. Pratiche degli Indiani d'America nella vita di oggi.

Seminario condotto da Riccardo Fioravanti
Organizzatore del Festival Culturale “Arrivano gli Indiani” e dell’American Indian Film Festival “Pellicole Rosse”. Fondatore del Progetto “Nativi della Terra” e del Gruppo Facebook “Guerrieri Arcobaleno Italia”. È stato Danzatore della Danza del Sole Lakota.

Domenica 31 gennaio 2010
Dalle ore 10.00 alle 18.00

Luogo del seminario: Bologna
L’indirizzo esatto verrà inviato tramite e-mail esclusivamente a chi effettuerà la prenotazione.

“Il tamburo è spesso l’unico strumento musicale da noi impiegato durantela celebrazione dei nostri riti. La sua forma circolare simboleggia l’universo.Quando si percuote, il suono rappresenta il cuore che batte al centro delcosmo e la voce del Grande Spirito. Quando esso parla, i nostri cuoribattono insieme come uno solo.” (Alce Nero - Tribù Lakota)

DESCRIZIONE
Il Cerchio del Clan è un seminario che nasce con un preciso scopo: favorire la creazione e lo sviluppo di gruppi composti da persone attratte dalla cultura degli Indiani d’America e da una vita più umana e più vera, impregnata di forti valori e in armonia con la natura. Per arrivare a questo risultato, è necessario calarsi in pratiche ancestrali che contraddistinguono la cultura e la spiritualità dei Nativi d’America. Questo seminario stimola i partecipanti ad aprire il proprio cuore verso gli altri (il Clan) e ad esprimere le proprie qualità e il proprio potere personale. Nella condivisione in cerchio del Fuoco del Consiglio, si entra in contatto con il proprio vero sé e con lo Spirito Tribale del gruppo al quale intimamente ognuno di noi aspira. Durante il seminario verranno insegnati dei canti tradizionali, l’utilizzo del tamburo sciamanico e delle danze degli Indiani d'America; un'occasione per onorare il proprio fuoco interiore.

IL FUOCO DEL CONSIGLIO
Il cerchio di condivisione del Fuoco del Consiglio è certamente la struttura portante del Clan. Senza lo scambio delle proprie opinioni e senza un sistema decisionale, un gruppo non potrà mai evolversi a vero e proprio Clan. Attraverso tale pratica, si imparerà ad onorare la propria affermazione di sé e a rispettare il punto di vista dell'altro. Si riconoscerà il valore dell’ascolto, che porta ad una più profonda comprensione di se stessi. Si acquisterà la capacità e l’autostima di onorare quello che si ha nel proprio cuore. Si apprenderà il valore della comunicazione costruttiva, che potrà essere praticata non solo nel Clan ma in tutte le proprie relazioni. Attraverso il Fuoco del Consiglio si potrà vivere personalmente un’atmosfera che andrà ben oltre il corretto modo di relazionarsi di un gruppo, ma permetterà di esplorare una magica e sacra forma di unione tra le persone.

CANTI COL TAMBURO E DANZE DEGLI INDIANI D’AMERICA
Un Clan deve avere il momento della celebrazione. Il canto col tamburo e la danza sono certamente momenti in cui onorare il Cerchio del Clan. Saranno insegnati i canti tradizionali degli indiani d'America, in particolare della tribù dei Lakota. Attraverso il "Free Song" ognuno potrà sviluppare la propria creatività musicale e rafforzare l'autostima e la fiducia in se stesso. Si potrà suonare personalmente il tamburo Sciamanico e armonizzare il proprio cuore con quello degli altri appartenenti al Clan e con il battito del cuore della Sacra Madre Terra.

SCIAMANESIMO
Il seminario sarà condotto seguendo la filosofia sciamanica. Ci tengo a precisare che lo sciamanesimo non è una forma spirituale o religiosa esclusiva degli Indiani d’America, ma di molti popoli della Terra, come i Celti Europei, gli Aborigeni Australiani, i Maori della Nuova Zelanda, i popoli del profondo nord est Asiatico, alcune tribù Africane, ecc. Essere un Nativo o praticare lo sciamanesimo, non è essere o fare l’Indiano d’America, ma è invece un modo per onorare Madre Terra nel luogo dove si vive, secondo le tradizioni e le pratiche più consone a quello che una persona o un gruppo sente dentro di sè. Nel seminario verranno introdotti alcuni insegnamenti sullo sciamanesimo come la Ruota di Medicina, i Totem, il Viaggio Sciamanico.

POSSIBILI SVILUPPI
Dal seminario potrà nascere un Clan di persone che sceglieranno di ritrovarsi nella modalità proposta nel seminario, attraverso la celebrazione del Fuoco del Consiglio, dei canti e delle danze. Il Clan potrà anche riunirsi per incontri più giocosi e per organizzare passeggiate nella natura, viaggi e altri progetti che gli stessi membri del Clan proporranno.Inoltre, dal Clan potranno emergere delle persone che potranno affiancarmi nella creazione di un gruppo di cantanti, suonatori di tamburo e danzatori di canti e danze degli Indiani d'America, per effettuare esibizioni per feste, raduni, fiere, sagre, concerti ed altri eventi di cultura e spettacolo.

IL CERCHIO DEL CLAN IN ALTRE CITTA’ D’ITALIA
Vorresti creare un Clan nella tua città? Questo seminario ti aiuta. Puoi partecipare all’evento di Bologna e poi organizzare tu stesso nella tua terra un mio seminario de IL CERCHIO DEL CLAN. Se non puoi venire all’evento di Bologna, contattami e ti invierò le informazioni necessarie per diventare un mio organizzatore di seminari de IL CERCHIO DEL CLAN nella tua terra.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Investimento: 90 euro (possibilità pagamento rateale: 2 rate mensili da 45 euro o 3 rate da 30 euro)Nella quota non è compreso il pasto.
PER MOTIVI ORGANIZZATIVI, PER PARTECIPARE E’ NECESSARIO PRENOTARE VIA E-MAIL O CELLULARE.

COSA PORTARE
- Cuscino e coperta per sedersi comodamente e stare caldi
- Il proprio tamburo sciamanico (per chi non lo possiede, è possibile utilizzare a turno un mio tamburo)
- Abbigliamento comodo (consiglio una tuta)
- Cibo e bevande

PER INFORMAZIONI
Riccardo Fioravanti
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giovedì 29 ottobre 2009

SAMHAIN - Il Capodanno Celtico


Samhain - Il Capodanno Celtico
Cerimonia condotta da Riccardo Fioravanti
Siamo ospiti dell'Associazione Oasi dei Saperi Onlus

Sabato 31 ottobre 2009
Dalle ore 20.00 alle 24.30

Bosco di Sant’Anna
(Ex Stazione Provinciale di Avicoltura -1931)
Via Sant’Anna – Zona Corticella – Bologna

"Sacro pipistrello, sei volato fino a me dall'oscurità della caverna.Riflessi simili al grembo materno, risposte egli dà.Nascita, morte, rinascita, cicli del tutto.Non ha mai fine, solo si eclissa il viaggio dell'anima."

DESCRIZIONE
Samhain è una delle 8 Feste della Terra.Più comunemente conosciuta come Halloween, Samhain è il Capodanno Celtico.In questa festività, si celebra la morte e la rinascita.Come in natura, in questo periodo dell'anno tutto muore, le foglie degli alberi cadono, le piante si ritraggono, gli animali si riparano nelle loro tane, così anche l'uomo è invitato dal mondo che lo circonda a rivolgere lo sgardo dentro di sè, per lasciare andare quello che non fa più parte di sè stesso. Egli si prepara dunque a far morire tutte quelle cose interiori ed esteriori che non sono più necessarie nella propria vita e che devono essere lasciate andare per sempre.Una morte di una parte di sè che lascia spazio al nuovo per una promessa di rinascita.

PROGRAMMA EVENTO
- Ore 20.00: Ritrovo (vedi informazioni in fondo).
- Ore 20.30: Apertura cancello Bosco Sant'Anna.
- Ore 21.00: Introduzione e presentazione sintetica della serata (da sviluppare dopo cena). Presentazione Bosco Sant'Anna. Spiegazione Festa Samhain, Halloween, Capodanno Celtico e le 8 Feste della Terra. Come si celebra Samhain. Come si svolgerà la serata.
- Ore 21.00: Cena. Ognuno porta da mangiare e bere per se e per tutti.
- Ore 22.00: Musica di sottofondo, socializzazione, chiacchere sugli argomenti introdotti alla presentazione della serata, riflessioni individuali su cosa lasciare andare durante la cerimonia, scrivere nel proprio foglietto l'elenco delle cose che si lasceranno andare durante la cerimonia.
- Ore 23.30: Inizio cerimonia Samhain. Corteo verso il bosco diretto al "Cerchio dei Gelsi". Cerchio di condivisione libera.
- Ore 24.00: Bruciamo con le candele i foglietti.
- Ore 24.30: Conclusione cerimonia. Ritorniamo all'edificio per chiacchere e saluti. Chiusura della serata.

INDICAZIONI SIMBOLICHE
- Morte di un vecchio ordine
- Rinascita
- Fine e inizio
- Trasformazione interiore
- Porta tra il mondo visibile della materia (Tonal) e il mondo invisibile dello spirito (Nagual)
- Focalizzazione dei principi spirituali
- Bisogno di avvicinarsi agli altri
- Bisogno di sostegno della famiglia, di un gruppo, della comunità
- Il flusso di regressione tende al negativo: và dallo yang verso lo yin
- Apice della stagione autunnale
- Direzione nella Ruota della Vita (Ruota di Medicina): Ovest
- Festa Lunare

RITROVO
- Per chi viene in auto: Parcheggio del Campo Sportivo Biavati, in Via William Shakespeare, n° 2, zona Corticella.
- Per chi viene in Autobus: Linea 27 (fermata precedente al capolina di Via Byron. Via Sant'Anna è ad una cinquantina di metri dalla fermata. L'ingresso del Bosco di Sant'Anna si trova in fondo alla strada sulla destra).
- Riferimento telefonico per il ritrovo: 333-3931748 (Riccardo)

COSA PORTARE
- Un foglio di carta e una penna
- Vestirsi pesante (l'edificio non ha riscaldamento)
- Cibo e bevande per se stessi e da condividere con i presenti

PER INFORMAZIONI
Riccardo Fioravanti

PARTECIPAZIONE AD OFFERTA LIBERA


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lunedì 29 giugno 2009

Arrivano gli Indiani 2009; un bilancio di successo!

Grazie! Grazie a tutti! Il Festival "Arrivano gli Indiani" seconda edizione, svolto a Bologna dal 12 maggio al 14 giugno è terminato con un bilancio di partecipazione ed apprezzamenti nettamente positivo. La manifestazione dedicata al popolo degli Indiani d'America, ha visto la partecipazione e la collaborazione di moltissime persone, associazioni e istituzioni e il supporto di un folto gruppo di sponsor che hanno permesso la copertura delle spese di questa complessa iniziativa. Grande successo anche di pubblico; migliaia di persone hanno partecipato agli oltre 30 eventi che si sono svolti nell'arco di più di un mese. I bambini e i ragazzi incontrati nel tour delle scuole, ci hanno dato le soddisfazioni più grandi. La purezza di spirito dei giovani di apprendere così naturalmente gli insegnamenti dei Nativi Americani è stato un esempio per i docenti e le famiglie, che non hanno mancato di complimentarsi con noi e di ringraziarci per lo splendido seme di saggezza donato a queste piccole anime. Ma ancora più forte è stato sentire i commenti di più maestre che alle parole di Robert John Knapp (tribù Seneca) e Arnold Thomas (tribù Shoshone), si avvicinavano a me e sussurravano “Dovremmo proprio dedicare più tempo a insegnare ai bambini cos’è l’amore per se stessi e per il prossimo e il rispetto di Madre terra, piuttosto che soffermarci a lungo sulla matematica e la geografia.” Quanto è vero! Quanto è importante che la scuola divenga un sostegno alle famiglie per l’educazione interore dei giovani di oggi. Oltre alle scuole, gli Indiani hanno poi incontrato le istituzioni cittadine e una folta rappresentanza di professori dell’Università di Bologna che, in una commovente conferenza svolta a Cappella Farnese, la più prestigiosa sala della città, hanno chiesto scusa ufficialmente al popolo degli Indiani d’America per le atrocità che l’occidente e quindi anche gli Italiani hanno fatto nei secoli di conquista del continente americano. Molti nella sala avevano le lacrime agli occhi nel vedere gli illustri professori Bolognesi, abbracciarsi fraternamente con gli esponenti Nativi Americani per suggellare il perdono e la pace tra le nostre razze. Un altro evento carico di profondi simbolismi è stato la Festa del Gemellaggio, che ha visto la comunanza tra gli Italiani e gli Indiani manifestata in due episodi particolari. Uno, più gioioso e spensierato, è stata il Gemellaggio Culinario, dove tutti insieme abbiamo pranzato a base di tortellini alla Bolognese e bistecche di bisonte importato per l’occasione dal Canada. L’altro, più serio e per alcuni aspetti doloroso, è stato il Gemellaggio dei Guerrieri, dove una rappresentanza di Partigiani Bolognesi ha stretto un patto di amicizia con gli ospiti Nativi Americani, accomunati entrambi dalla reciproca storia di resistenza contro l’invasore. Anche in questa occasione, le emozioni sono passate da momenti di gioia con le danze Indiane in cerchio, al momento più commovente, dove lo sciamano Robert John Knapp ha svolto un rituale di guarigione a favore delle anime dei partigiani presenti che come tutti i combattenti, portano dentro di se le ferite spirituali per aver ucciso un fratello, anche seppure al tempo della guerra era un nemico. Robert e Arnold hanno inoltre condotto un seminario che prevedeva la Cerimonia della Capanna Sudatoria, un antico rituale di molte tribù dei Nativi d’America. Per tutto il periodo di maggio, il centro commerciale Ipercoop Centro Lame ha inoltre ospitato una mostra di fotografie, poemi e aforismi sugli Indiani d’America visitata da migliaia di persone. L’arrivo in giugno di Gil Aguilera (tribù Apache) ed Estrella Apolonia (tribù Chichimeca del Messico), ha visto come primo appuntamento, una conferenza con la partecipazione di molti rappresentanti di associazioni ambientaliste del territorio. Il giorno successivo, si è svolta una bellissima festa attorno al fuoco presso il Parco Ropa Center, con canti e danze in cerchio, dove il pubblico a partecipato con molto calore. Il giorno successivo, si è svolto il 1° Indian Tour, che consisteva in una colonna di camper e auto che ha percorso un tragitto sulle colline di Bologna. La prima tappa è stata una sosta a Sasso Marconi per incontrare il nuovo sindaco insediato e la cittadinanza e svolgere con loro la Danza dell’Amicizia. Il viaggio è poi proseguito in direzione di due loghi specifici del territorio Bolognese che rappresentano due dei siti più importanti dell’antica civiltà Etrusca; Marzabotto, antico centro con i resti della città, dell’acropoli e della necropoli e Montovolo, la montagna sacra Etrusca che ai tempi di questa antica civiltà, rappresentava il centro spirituale della lega delle città nel territorio appenninico tra Bologna e Firenze. L’intento è stato quello di riconoscere e attivare i luoghi più sacri dei nostri antenati Etruschi e chiedere ai loro Spiriti, attraverso cerimonie e preghiere, il permesso di svolgere il giorno successivo la Cerimonia dell’Acqua sul fiume Reno, il corso d’acqua più importante della provincia di Bologna. Il bilancio complessivo della prima edizione del Festival “Arrivano gli Indiani” è dunque altamente positivo. Le collaborazioni per la riuscita dei numerosi eventi, hanno attivato delle relazioni che fanno intravedere nuove e ancora più interessanti iniziative per il futuro. Le scuole, l’università, le istituzioni comunali e provinciali e molte associazioni, hanno partecipato con sincero sentimento di amicizia e la gente, si è avvicinata con grande maturità e profondo rispetto a questa cultura Nativa Americana, così lontana e differente dalla nostra, ma allo stesso tempo unita a noi da valori universali che non possono altro che affermare la fraternità dei nostri due popoli.

Articolo di Riccardo Fioravanti


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